Approccio Clinico
Per attitudine e carattere i pazienti riconoscono in me capacità di ascolto e di entrare in relazione con le loro problematiche, nonché una genuina, autentica e rispettosa attenzione ai loro bisogni più profondi. Il mio personale approccio è finalizzato a far emancipare nel più breve tempo possibile la persona con disagio, puntando ad un progressivo rafforzamento della capacità dell’Io di rendersi autonomo e vitale, attraverso lo sblocco dello specifico potenziale espressivo individuale, a mio avviso elevato ed unico in ognuno di noi, indipendentemente dal tipo di problematica di cui il soggetto è portatore.
Etimologicamente la parola “Psicoterapia” significa "cura dell’anima” e riconduce alle terapie della psiche realizzate con strumenti psicologici, quali in primis il colloquio, la relazione terapeutica e l’alleanza terapeutica, utilizzate e finalizzate all’ottenimento di un cambiamento consapevole dei processi psicologici del paziente, dai quali dipendono spesso il malessere, il disagio psicologico o stili e condotte di vita inadeguati.
L’accezione “dinamica” sta invece ad indicare l’esistenza di forze o attività psichiche (contenuti mentali) che possono interagire o entrare in conflitto tra loro, dando origine a specifici tratti di personalità, comportamenti e condotte che talvolta - se eccessivamente pervasivi o disadattavi - possono essere riconoscibili come manifestazioni o sintomi di un disturbo psichico vero e proprio.
Ricordiamo che gli stati emotivi ed affettivi che affliggono il paziente frequentemente sono accompagnati o connotati da sintomi di natura ansiosa e/o depressiva, fobie, somatizzazioni o altri sintomi disfunzionali. Nei trattamenti psicoterapeutici ad orientamento psicodinamico il “lavoro terapeutico” consiste prevalentemente, ma non solo, nel far riaffiorare le radici di meccanismi disadattativi e di conflitti che causano difficoltà di relazione e di adattamento nel mondo reale/attuale, oltre che nell’analisi dei meccanismi e dei processi psichici sottesi al comportamento e più in generale alla personalità di un individuo (ad esempio la presenza di credenze patogene, interpretazioni erronee della realtà, attribuzione di significati e causalità inappropriati, modelli relazionali appresi nell’infanzia e molto altro ancora).
Ricordiamo che all’origine delle terapie psicodinamiche ritroviamo i princìpi e i presupposti teorici della psicoanalisi freudiana ovvero il “disturbo psicologico” (o sintomo) come una risposta inadeguata alla realtà, causata da “meccanismi di difesa” assunti in periodi critici - per lo più in età infantile – che divengono poi disfunzionali nei successivi periodi evolutivi.
Il trattamento psicodinamico è sostanzialmente una terapia basata sul “colloquio” come strumento psicologico. Terapeuta e paziente lavorano insieme per individuare i conflitti emotivi, affettivi o cognitivi che soggiacciono ai problemi presentati e/o ai “vissuti” che il paziente esprime.